C’era una volta in un orto soleggiato una zucchina di nome Zoe. Zoe era la zucchina più vivace e scattante che si fosse mai vista! Saltellava tra i filari, rotolava tra le carote e ogni tanto faceva capriole accanto ai pomodori. “Zoe, fermati un attimo!” le dicevano i suoi amici ortaggi, ma lei proprio non riusciva a stare ferma.
Un giorno, la saggia insalata Valeriana propose un gioco per aiutare Zoe a imparare l’autocontrollo. “Si chiama il gioco della statua,” spiegò. “Quando la musica suona, puoi ballare e divertirti. Ma quando si ferma, devi stare immobile, come una statua!”
Zoe era curiosissima e accettò subito la sfida. Tutti gli ortaggi si disposero in cerchio: c’erano le carote, le melanzane, i peperoni e persino il timido pomodoro. Valeriana prese una piccola foglia e iniziò a strofinarla come se fosse un tamburo.
“Pronti? Via!” gridò.
La musica partì, e Zoe iniziò a ballare come mai aveva fatto prima. Saltava, girava su sé stessa e faceva persino piroette. Tutti ridevano per quanto era buffa e allegra.
Ma improvvisamente, la musica si fermò. Tutti gli ortaggi si bloccarono, immobili come statue. Zoe, però, continuò a saltellare per qualche secondo, finché si accorse che tutti la guardavano con un sorriso.
“Oh no! Dovevo fermarmi!” esclamò ridendo.
“Non preoccuparti, Zoe,” disse Valeriana con gentilezza. “Ci vuole pratica. Proviamo di nuovo!”
Il gioco continuò, e Zoe migliorava sempre di più. Ogni volta che la musica si fermava, riusciva a stare immobile un pochino più a lungo. Alla fine, riuscì a fermarsi esattamente al momento giusto, con una posa così buffa che tutti scoppiarono a ridere.
“Ce l’ho fatta!” gridò Zoe, felice. “Essere una statua può essere divertente!”
Valeriana sorrise e tirò fuori una piccola coroncina intrecciata con fili d’erba e fiori di camomilla. “Zoe, questa è per te,” disse, posandogliela sulla testa. “È la Corona della Calma, un premio simbolico per ricordarti che anche la zucchina più scatenata può imparare a fermarsi al momento giusto.”
Tutti gli ortaggi applaudirono, e Zoe si sentì orgogliosa. Da quel giorno, la Corona della Calma le ricordò che, anche nei momenti di gioco, a volte fermarsi è importante.
E così, il gioco della statua diventò il preferito di tutto l’orto. E Zoe imparò che a volte fermarsi può essere bello quanto correre e saltare.
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Morale: Anche i più vivaci possono divertirsi imparando a rallentare, un passo alla volta!
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