Zef e la caduta che non finisce mai
- MammaFantasia
- 17 mag
- Tempo di lettura: 2 min

C’era una volta un piccolo topo curioso di nome Zef. Non era un topo qualunque: portava sempre con sé un binocolo fatto con due bottoni e sognava di viaggiare tra le stelle.
Ogni notte, Zef guardava il cielo dal tetto della soffitta e si chiedeva:
"Perché la Terra non cade giù? Dove poggia tutto questo?"
Una sera, mentre leggeva un libro impolverato intitolato "I segreti dello spazio infinito", una pagina iniziò a tremare e a brillare. Puff! Con un lampo dorato, ne uscì un personaggio alto, buffo e scintillante, con un turbante a forma di pianeta e un mantello pieno di costellazioni.
"Ben trovato, giovane esploratore! Io sono Professor Gravitus, Guardiano delle Orbite e Maestro dell’Equilibrio Celeste!"
Zef sgranò gli occhi. "Davvero puoi spiegarmi perché la Terra non cade?"
"Non solo posso spiegartelo… posso mostrartelo!" disse Gravitus, allungando la mano.
Zef lo afferrò e in un vortice di stelle si ritrovarono nello spazio! Intorno a loro c’erano pianeti che danzavano, lune che giravano in cerchio e comete con lunghe code di luce.
"La Terra non è ferma," spiegò il Professor Gravitus. "Sta cadendo, ma in un modo speciale. Corre così veloce intorno al Sole che, anche se il Sole la attira con la sua gravità, lei non riesce mai a raggiungerlo."
Zef lo guardò stupito: "Quindi è come se stesse… girando mentre cade?"
"Proprio così! La chiamiamo orbita. È come se la Terra fosse su una giostra che non si ferma mai."
Per fargli capire meglio, Gravitus prese una nocciola (che Zef riconobbe subito come una delle sue!) e la fece girare intorno a una sfera luminosa: la nocciola girava e girava, senza mai cadere.
"Tutti i pianeti fanno lo stesso, Zef. Nessuno è fermo. Tutti partecipano al grande ballo dell’universo."
Zef tornò a casa con un cuore pieno di meraviglia e una nocciola spaziale tra le zampette. Da quel giorno, ogni volta che guardava il cielo, sussurrava con un sorriso:
"Sto cadendo… ma in perfetto equilibrio."
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