Yuki, il batuffolo che scaldava l'inverno
- MammaFantasia
- 21 apr
- Tempo di lettura: 1 min

Nel cuore di un bosco innevato dell’Hokkaido, viveva un piccolo uccellino bianco come la neve: si chiamava Yuki, che in giapponese significa “neve”.
Era così tondo e soffice che tutti gli animali lo chiamavano "batuffolo con la coda", perché la sua coda lunga e sottile sembrava disegnata con un pennellino.
Yuki non era solo. Volava sempre in compagnia della sua famiglia e degli amici: un’allegra banda di codibugnoli che si rincorrevano tra i rami e si raccontavano storie con trilli leggeri e sussurri d’aria.
"Tril-lì, tril-là," cinguettava Yuki, "oggi è una giornata perfetta per cercare semi!"
Quando il freddo diventava pungente e il vento gelava persino le piume, Yuki e i suoi amici si stringevano uno accanto all’altro sui rami più alti. Dormivano abbracciati come una nuvola d’ali, e con il calore dei loro corpi riuscivano a passare anche le notti più fredde.
Un giorno, un piccolo codibugnolo, Kumo, perse il suo nido per colpa di una bufera. Tremava e piangeva sotto una foglia ghiacciata. Ma Yuki non esitò: con un battito d’ali volò da lui, lo scaldò con le sue piume e gli disse:
"Vieni con noi, saremo il tuo nuovo nido."
Da quel giorno, Kumo visse con il gruppo e imparò che nei boschi d’inverno, il calore più forte non viene dal sole... ma dalla gentilezza.
E così, mentre il cielo si tingeva di rosa e la neve cadeva leggera, Yuki e i suoi amici continuarono a volare, piccoli batuffoli che portavano calore nel cuore dell’inverno.
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