Teresa e Raimo
- MammaFantasia
- 16 gen
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 5 mar

C’era una volta un piccolo bruco di nome Teresa. Teresa viveva in un grande giardino, un luogo magico dove ogni angolo raccontava una storia. I fiori si estendevano come un tappeto multicolore, dal giallo vivace dei girasoli al rosso acceso delle rose. Le foglie degli alberi brillavano sotto il sole del mattino, e nell'aria si sentiva il profumo dolce della lavanda. Teresa amava esplorare il giardino, incontrare altri insetti e imparare ogni giorno qualcosa di nuovo.
Era una bruco molto simpatica e sempre pronta a fare nuove amicizie. Gli altri insetti la adoravano per il suo entusiasmo contagioso. "Buongiorno, Teresa!" le dicevano le coccinelle. "Hai trovato nuove foglie da assaggiare oggi?" Ma c’era una cosa che Teresa proprio non riusciva a superare: la sua paura dei ragni. Bastava un’ombra, un movimento rapido su una foglia, e Teresa si irrigidiva come un rametto secco.
Una mattina, mentre camminava lungo il ramo di un albero, si fermò a osservare una foglia dai bordi dorati. Era perfetta per il suo pranzo. "Che meraviglia!" disse, pregustandosi il suo pasto. Proprio mentre si preparava a mordere la foglia, si accorse che un piccolo ragno, grande quanto una briciola di pane, era appollaiato lì. Aveva otto zampe sottili e un sorriso curioso.
Teresa spalancò gli occhi e fece un balzo indietro. "Ah! Un ragno!" gridò con voce tremante. Poi, come al solito, la paura prese il sopravvento, e cominciò a parlare velocemente, quasi senza respirare:
"Non mi mangiare, per favore! Sai, io sono solo una bruco, non sono molto gustosa! In realtà, sto cercando una foglia per il mio pranzo, ma forse tu conosci un posto migliore? Oh, e a proposito, sai che sto pensando di diventare una farfalla? Non è incredibile? Ma che dico, tu sei un ragno, non ti importa delle farfalle, vero? Beh, magari ti piace tessere ragnatele… come funziona, comunque? Usate la seta? Ah, no, certo che la usate, siete ragni!"
Il ragno, sorpreso e divertito, la osservava in silenzio. Poi disse con voce calma e pacata: "Non ti preoccupare, Teresa. Non ho intenzione di mangiarti. Sono solo qui per riposarmi un po’. E sì, tessiamo la seta per costruire le nostre ragnatele. Sai, sei davvero chiacchierona."
Teresa si fermò di colpo, arrossendo per l’imbarazzo. "Oh, scusa! Parlo sempre tanto quando ho paura. Non riesco a smettere!"
Il ragno sorrise. "Va tutto bene. Sei simpatica, e mi piace chiacchierare! Io mi chiamo Raimo. Sai, non tutti i ragni sono cattivi."
Teresa guardò Raimo con attenzione. Aveva occhi piccoli ma gentili, e il modo in cui parlava la metteva a suo agio. "Amici? Davvero? Forse, se diventiamo amici, potrei imparare a non avere più paura dei ragni."
Così, tra un sorriso e una risata, nacque una nuova amicizia. Raimo mostrò a Teresa le sue ragnatele, delicate come ricami di seta, e le raccontò storie del giardino che Teresa non conosceva. A sua volta, Teresa lo portò a visitare gli angoli più belli del giardino, dove i fiori danzavano al vento e le coccinelle raccontavano barzellette.
Con il tempo, Teresa scoprì che parlare con Raimo l’aiutava a sentirsi più coraggiosa. Ogni giorno, un pezzetto della sua paura svaniva, sostituito dalla curiosità e dalla voglia di conoscere meglio il mondo dei ragni. Raimo, invece, era felice di avere una nuova amica che lo faceva ridere e gli raccontava storie incredibili.
Insieme, impararono che la paura non è mai insuperabile se ci sono la pazienza e una buona dose di amicizia. E il giardino, da quel giorno, sembrò ancora più bello con due nuovi amici che lo esploravano insieme.
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