Seneca e il piccolo Lucio
- MammaFantasia
- 27 dic 2024
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 5 mar

C’era una volta, nell’antica Roma, un bambino di nome Lucio. Lucio era curioso, pieno di domande e, a volte, un po’ impaziente. Voleva sapere tutto sul mondo e sulla vita, ma spesso si sentiva confuso o triste quando non trovava le risposte che cercava.
Un giorno, mentre passeggiava nei giardini del Foro, incontrò un uomo anziano seduto all’ombra di un grande albero. L’uomo aveva un viso sereno e un libro tra le mani. Era Seneca, un famoso filosofo.
“Perché sembri così pensieroso, piccolo?” chiese Seneca.
“Perché ci sono così tante cose che non capisco!” rispose Lucio. “Perché a volte sono felice e altre volte triste? Perché il tempo sembra così lento quando aspetto qualcosa di bello?”
Seneca sorrise e fece cenno al bambino di sedersi accanto a lui. “Ti racconterò una storia, e forse troverai alcune risposte.”
La storia del vento e del mare
“C’era una volta un mare agitato. Le sue onde si alzavano alte, impazienti, e si infrangevano rumorosamente contro le rocce. Il mare si lamentava: ‘Perché il vento mi spinge e mi fa arrabbiare? Voglio essere calmo e tranquillo!’
Il vento, ascoltando il mare, rispose: ‘Io non voglio farti arrabbiare. Ti insegno a muoverti, a crescere, a trovare nuove spiagge da esplorare.’
Il mare ci pensò e capì che, senza il vento, sarebbe rimasto fermo, senza mai cambiare. Così, imparò ad accogliere il vento con più serenità.”
Lucio ascoltò attentamente e poi chiese: “Ma cosa significa per me?”
Seneca rispose: “Il mare sei tu, e il vento sono le sfide e le emozioni della vita. Non puoi fermarle, ma puoi imparare a navigarle. Quando accetti ciò che non puoi cambiare, scoprirai la forza dentro di te.”
La lezione del giorno
Lucio tornò ogni giorno da Seneca, imparando nuove storie e lezioni. Seneca gli insegnò a riflettere, a respirare profondamente quando era arrabbiato e a trovare gioia nelle piccole cose, come il profumo di un fiore o il sorriso di un amico.
Crescendo, Lucio diventò un ragazzo più saggio e più calmo. E, ogni volta che la vita lo metteva alla prova, ricordava le parole di Seneca:
“Non è ciò che accade a te che conta, ma come scegli di rispondere.”
Da quel giorno, Lucio capì che la vera felicità non si trovava nelle risposte, ma nel viaggio per trovarle.




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