C'era una volta un piccolo riccio di nome Riccardo, che viveva in una radura tranquilla ai margini di una grande foresta. Riccardo era un riccio speciale: adorava fare le cose sempre nello stesso ordine. Ogni mattina si svegliava al canto degli uccellini, beveva una goccia di rugiada da una foglia e passeggiava lungo lo stesso sentiero fino al grande albero di quercia.
Un giorno, mentre Riccardo stava raccogliendo ghiande per il suo nascondiglio segreto, incontrò Lilli, una leprotta vivace e un po’ disordinata. Lilli lo osservava incuriosita. "Perché fai sempre le stesse cose?" chiese con un sorriso.
Riccardo si fermò e rispose: "I miei rituali mi fanno sentire calmo e felice. È come avere una mappa che mi aiuta a non perdermi nella giornata."
Lilli sbuffò. "Io faccio tutto a caso, ed è divertente!" Ma quando provò a seguire Riccardo durante il suo rituale del pomeriggio – una passeggiata tranquilla, un momento per ascoltare il fruscio delle foglie e il suo gioco preferito di nascondino – scoprì qualcosa di sorprendente.
"Riccardo," disse dopo un po’, "è rilassante fare le cose con calma e ordine. Non avevo mai notato quanto sia bello il suono del vento tra le foglie!"
Riccardo sorrise. "I rituali ci aiutano a trovare momenti di pace, anche quando tutto sembra caotico."
Da quel giorno, Lilli e Riccardo diventarono grandi amici. Lilli insegnò a Riccardo ad essere un po’ più spontaneo, mentre Riccardo insegnò a Lilli il valore dei rituali. Insieme, scoprirono un equilibrio perfetto: divertirsi, ma anche prendersi del tempo per apprezzare le piccole cose che rendevano speciale ogni giornata.
E così, nella radura, il piccolo riccio e la leprotta impararono che i rituali non sono una prigione, ma un modo per creare momenti di felicità e serenità, da condividere con chi si ama.
Morale: I rituali ci aiutano a trovare stabilità e conforto, rendendo le giornate più serene e speciali, soprattutto se condivisi con chi ci vuole bene.
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