Pablo , il pirata e la bussola della gentilezza
- MammaFantasia
- 6 gen
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 5 mar

C’era una volta Pablo, un giovane pirata famoso per il suo spirito ribelle. Navigava i mari a bordo della sua nave, la Tempesta Ruggente. Ma c’era qualcosa che rendeva la sua vita complicata: Pablo si sentiva come un vulcano in perenne attività. Non riusciva a controllare le sue eruzioni di rabbia e impulsività, e spesso il magma delle sue emozioni finiva per bruciare chi gli stava vicino.
Il suo equipaggio lo rispettava, ma sapeva che le giornate con Pablo erano come navigare in un mare tempestoso: imprevedibili e piene di sfide.
Un giorno, mentre solcavano le onde in cerca di nuove avventure, Pablo trovò una vecchia mappa avvolta in una bottiglia. Segnava il cammino verso un luogo misterioso chiamato “La Grotta delle Emozioni”. La leggenda diceva che lì si nascondeva un tesoro capace di cambiare il destino di chi lo trovava.
“Questo tesoro sarà mio!” esclamò Pablo, impaziente. “Finalmente avrò qualcosa che nessun altro pirata possiede!”
L’equipaggio, però, era preoccupato. Una tempesta si avvicinava all’orizzonte. Anna, la cuoca della nave, suggerì: “Capitano, forse dovremmo aspettare. È pericoloso affrontare il mare in queste condizioni.”
“Non abbiamo tempo da perdere!” rispose Pablo, il vulcano dentro di lui era già pronto a esplodere. Ordinò di levare l’ancora e, contro il parere di tutti, la Tempesta Ruggente si diresse verso la grotta.
Le onde erano alte e il vento ululava, ma Pablo non si fermò finché la nave non raggiunse l’ingresso della Grotta delle Emozioni. Lì, un’iscrizione misteriosa li accolse:
“Solo chi sa domare il vulcano che ha dentro troverà il tesoro.”
Pablo si grattò la testa, confuso. “Che significa questa sciocchezza? Io trovo i tesori con la forza, non con gli indovinelli!” E con passo deciso entrò nella grotta, seguito dall’equipaggio.
All’interno trovarono tre porte, ognuna con un enigma. Pablo, fedele al suo istinto impulsivo, cercò di forzare la prima porta, ma era inutile.
“Capitano,” disse Marlo, un giovane mozzo, “forse dobbiamo risolvere gli enigmi.”
Pablo sbuffò, ma alla fine acconsentì.
La prima porta chiedeva: “Come si calma un vulcano in eruzione?”
Anna rispose con esitazione: “Forse con la pazienza e la calma?”
La porta si aprì, e Pablo borbottò qualcosa tra i denti.
La seconda porta domandava: “Cosa si guadagna spegnendo il fuoco della rabbia?”
Marlo rispose: “La gentilezza.” E anche questa porta si aprì.
La terza porta era la più difficile. L’enigma diceva: “Come si uniscono i cuori di un equipaggio quando il mare è in tempesta?”
Pablo rimase in silenzio, osservando i suoi marinai. Poi, con voce più bassa, disse: “Forse… con il rispetto.”
La porta si spalancò, rivelando una grande bussola dorata. Pablo la prese in mano, ma non capiva. “Questo è il tesoro?” chiese, deluso.
Una voce antica risuonò nella grotta. “Questa è la Bussola della Gentilezza. Ti guiderà non solo nei mari, ma anche attraverso le tue emozioni. Ti insegnerà a calmare il vulcano dentro di te e a portare armonia intorno a te.”
Tornati sulla nave, Pablo iniziò a usare la bussola. Ogni volta che sentiva il suo vulcano pronto a esplodere, guardava l’ago della bussola, che gli indicava parole come “calma” o “ascolto”. Non fu facile, ma lentamente imparò a governare il suo temperamento.
Grazie alla Bussola della Gentilezza, Pablo diventò un capitano migliore. Il suo equipaggio iniziò a fidarsi di lui ancora di più, e la Tempesta Ruggente non fu mai più un luogo di tempeste interiori, ma una nave dove il rispetto e la collaborazione regnavano.
E così, Pablo imparò che il vero tesoro non era fatto d’oro, ma di relazioni costruite con cura e gentilezza.
Fine.
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