La volpe e il delfino
- MammaFantasia
- 15 dic 2024
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 5 mar

C’era una volta una giovane volpe di nome Fiona che viveva nella foresta vicino al mare. Fiona era agile, curiosa e piena di energia, ma si sentiva spesso inadeguata. Non riusciva a concentrarsi a lungo, dimenticava le cose facilmente e spesso faceva errori nei giochi con i suoi amici. “Perché non riesco a fare tutto bene come gli altri?” pensava tristemente.
Un giorno, mentre passeggiava lungo la spiaggia, Fiona si fermò a guardare il mare. Proprio allora, un delfino saltò fuori dall’acqua con un sorriso luminoso.
“Ciao! Io sono Nilo, il delfino,” disse. “Ti vedo spesso qui. Perché sembri così triste?”
Fiona sospirò. “Non sono brava a fare nulla. Mi distraggo facilmente e i miei amici si arrabbiano con me. Non mi sento mai all’altezza.”
Nilo inclinò la testa, curioso. “Non essere così dura con te stessa. Scommetto che hai qualità speciali che nemmeno immagini. Vieni, voglio mostrarti qualcosa.”
Nilo portò Fiona vicino a una piccola baia dove c’era un labirinto di coralli colorati. “Ecco il mio gioco preferito: attraversare questo labirinto senza perdere l’orientamento. Proviamo insieme!”
Fiona esitò. “Non sono brava con i giochi. Mi perdo sempre.”
“Non preoccuparti,” disse Nilo con un sorriso rassicurante. “Io ti guiderò. E se sbagli, ci riproveremo insieme.”
Fiona si tuffò nell’acqua (con una piccola spinta di Nilo!) e iniziò a seguire il delfino. All’inizio si confuse tra i coralli, ma Nilo la incoraggiava a rallentare e respirare profondamente. “Non serve essere perfetti, Fiona. Serve solo non arrendersi.”
Dopo alcuni tentativi, Fiona si accorse che, anche se si distraeva facilmente, aveva un talento speciale: notava i piccoli dettagli. Riusciva a trovare passaggi nascosti tra i coralli che nemmeno Nilo aveva visto.
“Wow, Fiona! Sei incredibile! Sei così attenta a ciò che ti circonda,” esclamò Nilo.
Fiona sorrise timidamente. “Davvero?”
“Sì! E questo talento è prezioso. A volte, pensiamo solo ai nostri difetti e dimentichiamo di vedere i doni unici che abbiamo.”
Tornati sulla spiaggia, Nilo disse: “Sai, anche io ho avuto difficoltà. Ero sempre il più lento a imparare i salti. Ma con il tempo ho capito che ognuno ha il suo ritmo e le sue capacità.”
Fiona guardò l’acqua scintillante e si sentì diversa, ma in modo positivo. “Grazie, Nilo. Forse non devo essere perfetta, devo solo provare a fare del mio meglio.”
Nilo annuì. “Esattamente! E ricorda, i tuoi errori non ti definiscono. Sono solo passi verso qualcosa di più grande.”
Da quel giorno, Fiona tornò spesso a giocare con Nilo. Non smise mai di fare errori, ma ogni volta imparava qualcosa di nuovo. E, lentamente, iniziò a credere di più in sé stessa.
Morale della storia: Ognuno ha difficoltà, ma anche talenti unici. Con il giusto supporto e un po’ di fiducia, possiamo scoprire quanto siamo speciali.
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