La scimmietta Maia e la foresta delle meraviglie
- MammaFantasia
- 2 dic 2024
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 5 mar

In una rigogliosa foresta tropicale viveva Maia, una vivace scimmietta dal pelo dorato e gli occhi pieni di curiosità. Fin da piccola, amava esplorare la foresta, arrampicarsi sugli alberi e inventare giochi con i suoi amici. Ma c'era qualcosa che la rendeva diversa dagli altri: Maia aveva difficoltà a leggere le foglie scritte, che gli animali più anziani usavano per raccontare storie e tramandare conoscenze.
Anni 1-3: I primi segnali
Da cucciola, Maia seguiva con entusiasmo le lezioni della saggia civetta Olivia, che insegnava ai piccoli della foresta a leggere le foglie e riconoscere i simboli. Tuttavia, per Maia le lettere sembravano danzare e mescolarsi davanti agli occhi. Nonostante il suo impegno, gli altri cuccioli imparavano velocemente, mentre lei si sentiva sempre più in difficoltà.
"Non preoccuparti, Maia," le diceva dolcemente la mamma accarezzandole la testa. "Hai un modo tutto tuo di imparare. Troveremo una soluzione."
Anni 4-6: La scoperta della danza delle lettere
Quando Maia compì quattro anni, la mamma la portò dalla tartaruga Marina, famosa per la sua saggezza. Dopo aver ascoltato la scimmietta e osservato il suo modo di leggere e scrivere, Marina sorrise e le disse:
"Cara Maia, non c'è nulla di sbagliato in te. La tua mente vede le lettere e i simboli in modo diverso dagli altri: lo chiamiamo 'la danza delle lettere'. Non è un problema, ma un modo unico di essere."
Maia si sentì sollevata, ma anche un po' confusa. Marina le spiegò che avrebbe potuto imparare a leggere con metodi diversi e che, anche se avrebbe avuto bisogno di più pazienza e pratica rispetto agli altri, il suo valore non dipendeva dalla velocità con cui leggeva, ma dalla sua determinazione.
Da quel giorno, Maia iniziò a lavorare con Marina, che le insegnò a leggere utilizzando disegni, storie orali e giochi. Nonostante le difficoltà, scoprì che imparare in modo diverso poteva essere anche molto divertente.
Anni 7-9: Le sfide e i successi
A sette anni, Maia tornò a scuola con gli altri cuccioli della foresta. All'inizio, si sentiva in imbarazzo perché ancora non riusciva a leggere bene come i suoi amici. Un giorno, durante una lezione, uno scimmiotto birichino la prese in giro:
"Maia, ci metti un'eternità a leggere! Forse le lettere ti spaventano?"
Maia abbassò lo sguardo, ma la sua amica Laila, una piccola pappagalla, intervenne: "Smettila, Nino! Maia sa fare cose che tu nemmeno immagini. Lei racconta le storie più belle di tutta la foresta!"
Quelle parole accesero qualcosa dentro Maia. Così, durante la festa della scuola, decise di raccontare una storia meravigliosa su un serpente magico e un albero parlante. Non la lesse: la narrò con il cuore. Tutti rimasero incantati, e la civetta Olivia le disse:
"Maia, hai il dono di dare vita alle storie! Questo è molto più importante che leggere velocemente."
Anni 10-12: Trovare il proprio posto
Negli anni successivi, Maia continuò a migliorare nella lettura grazie all'aiuto di Marina e al sostegno della sua famiglia. Ma ciò che più le dava gioia era scrivere e raccontare storie. Scoprì che, anche se le parole scritte le richiedevano più tempo, la sua immaginazione era più grande di qualsiasi libro.
A dodici anni, decise di raccogliere le sue storie in un libro speciale, con l'aiuto di Laila, che le trascriveva. Il libro si chiamava "La Foresta delle Meraviglie" e fu letto da tutti gli animali. Non solo: Maia divenne un esempio per i cuccioli della foresta che affrontavano difficoltà simili, insegnando loro che essere diversi non è un ostacolo, ma un dono unico.
Conclusione
Maia capì che la sua dislessia non era un limite, ma un modo speciale di vedere il mondo. Grazie alla sua perseveranza, all'amore della sua famiglia e al sostegno degli amici, trovò il suo posto nella foresta. Dimostrò a tutti che ognuno, con i propri talenti e la propria unicità, può fare grandi cose.
E così, la scimmietta Maia insegnò a tutti che la vera forza sta nel non arrendersi mai.
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