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La Piccola Goccia Giò e il Grande Viaggio

  • Immagine del redattore: MammaFantasia
    MammaFantasia
  • 25 dic 2024
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 5 mar


La Piccola Goccia Gio e il Grande Viaggio
La Piccola Goccia Gio e il Grande Viaggio

C’era una volta una piccola goccia di pioggia che viveva felice in una soffice nuvola bianca. Si chiamava Giò. La nuvola era la sua casa: calda, morbida e sempre piena di compagnia. Giò amava osservare il mondo da lassù. Le sembrava enorme, pieno di colori e misteri. Spesso immaginava le storie degli esseri viventi che vedeva, come il coniglio che saltellava tra i prati o gli uccelli che volavano in cerca di cibo.


Un giorno, il sole si fece caldo e forte. La nuvola iniziò a tremare, e Giò sentì un dolce richiamo: “È ora di scendere, piccola goccia,” disse il vento con voce rassicurante. “Ma io non voglio lasciare la mia casa!” protestò Giò stringendosi forte al soffice bordo della nuvola. “La vita è un’avventura,” rispose il vento con un sussurro gentile. “E ci sono tante cose da scoprire. Ogni viaggio è un’opportunità per crescere.”


Giò chiuse gli occhi, raccogliendo tutto il suo coraggio. Poi, con un piccolo salto, si lasciò cadere. Sentì l’aria accarezzarle il corpo mentre scivolava verso il basso. All’inizio era spaventata, ma presto scoprì che era anche divertente! Le sue paure si dissolsero mentre scivolava accanto a tante altre gocce.


“Ciao!” disse una goccia accanto a lei. “Io sono Mia! Anche tu sei nuova a questo viaggio?” “Sì,” rispose Giò con un sorriso timido, sentendosi meno sola. “È la mia prima volta lontana dalla nuvola.”


Presto, Giò e Mia incontrarono altre gocce: c’era Lino, che rideva sempre e inventava scherzi divertenti, e Tara, che faceva mille domande su tutto. “Perché cadiamo? Dove andremo? Quanto durerà?” chiedeva curiosa.


Insieme formarono un piccolo gruppo, tenendosi vicine mentre il mondo si avvicinava sempre di più.


“Guardate!” esclamò Tara, gli occhi pieni di meraviglia. “Quelle sono le montagne!” “E laggiù c’è un fiume!” aggiunse Lino, indicando una scintillante striscia argentata che serpeggiava tra le colline.


Giò era incantata. Non aveva mai visto da vicino i prati verdi, i fiori colorati e i laghetti che brillavano come specchi. Ogni goccia si rifletteva nell’acqua, creando piccoli arcobaleni. Giò notò quanto fossero tutte diverse: alcune erano grandi e rotonde, altre minuscole come perline. Ma c’era qualcosa che le univa, una scintilla di gioia condivisa.

Quando atterrarono delicatamente su una foglia lucente, sentirono il calore della terra e l’odore dolce della natura. Giò si accorse che non aveva perso la sua casa: aveva trovato un posto nuovo, pieno di vita. Le gocce cominciarono a esplorare, scivolando insieme lungo i fili d’erba e giocando tra i petali vellutati dei fiori.


“Non è così male stare lontano dalla nuvola,” disse Giò, sorridendo e guardando i suoi nuovi amici. “È vero,” rispose Mia. “Abbiamo trovato qualcosa di ancora più bello: l’amicizia!”


Improvvisamente, un raggio di sole attraversò il cielo, e le gocce si resero conto che il loro viaggio non era ancora finito. La sera arrivò, portando con sé il richiamo della terra. Le gocce si unirono in una piccola pozzanghera, specchiandosi l’una nell’altra sotto la luce dorata del tramonto.


“Adesso so che possiamo sempre ritrovarci,” disse Giò, guardando i suoi amici con gratitudine. “E il nostro viaggio non finirà mai. Ogni volta sarà diverso, ma saremo sempre insieme.”


Mentre l’aria iniziava a scaldarsi, Giò sentì una nuova trasformazione avvenire. Si alzò leggera, pronta a tornare alla sua amata nuvola, ma questa volta con un cuore pieno di ricordi e un desiderio di scoprire ancora di più.


E così, la piccola goccia imparò che il distacco non significava la fine, ma l’inizio di un’incredibile avventura.


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