L'incontro con Ray

L'incontro con Ray

Nel cuore del Venezuela, vicino al grande Lago di Maracaibo, viveva una vivace palometa di nome Palma. Palma era curiosa e sognava di scoprire i misteri del cielo. Ogni notte, mentre le acque tranquille del lago riflettevano la luce della luna, qualcosa di magico accadeva sopra di lei: i fulmini danzavano nel cielo come stelle cadenti, illuminando l’oscurità con lampi dorati.

«Da dove viene questa luce?» si chiedeva Palma, nuotando in cerchi eccitata.

Un giorno, decise di chiederlo a Bagre, un vecchio e saggio pesce gatto che viveva vicino alla riva.

«Ah, piccola Palma,» rispose Bagre con un sorriso, «quello è il Fulmine di Catatumbo! Un fenomeno antico e speciale. Ma se vuoi davvero scoprire il suo segreto, devi salire fino al cielo.»

«Salire fino al cielo?» esclamò Palma stupita. «Ma io sono un pesce!»

«Allora devi trovare chi può aiutarti!» disse Bagre con un occhiolino.

Determinata, Palma nuotò fino alla superficie e chiese aiuto a Sira, una gentile garzetta bianca.

«Vuoi vedere i fulmini da vicino?» chiese Sira. «Allora sali sul mio dorso e tieniti forte!»

Palma si aggrappò alle morbide piume di Sira e insieme volarono sempre più in alto, fino a raggiungere le nuvole. Lì, tra vapori danzanti e venti frizzanti, incontrarono Ray, lo Spirito del Fulmine.

Ray era un’entità luminosa e giocosa, che saltava da una nuvola all’altra come se danzasse.

«Benvenuta, piccola pesce curiosa!» disse Ray con una voce scoppiettante. «Il mio segreto? Io porto luce e vita alla terra, accendendo il cielo con la mia danza! Grazie a me, la pioggia arriva, e il lago rimane sempre pieno e rigoglioso.»

Palma rimase senza parole: il Fulmine di Catatumbo non era solo uno spettacolo meraviglioso, ma anche un dono per tutta la natura!

Quando Sira la riportò a casa, Palma raccontò a tutti gli abitanti del lago la sua incredibile avventura. Da quel giorno, ogni volta che i fulmini illuminavano il cielo, Palma sorrideva, sapendo che erano la danza segreta di Ray, il guardiano del lago e della vita.

E così, la piccola palometa non temette mai più i fulmini, ma li accolse con gioia, come vecchi amici che danzano nel cielo per proteggere il suo mondo.