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Il Drago delle Maree

  • Immagine del redattore: MammaFantasia
    MammaFantasia
  • 7 feb
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 5 mar


Il Drago delle Maree
Il Drago delle Maree

Sulle coste della Cina orientale, nascosto tra colline smeraldine e distese di risaie, sorgeva un piccolo villaggio chiamato Lán Hǎi, il "Mare Blu". Qui, il tempo sembrava scorrere più lentamente, come se il vento, il sole e la terra seguissero un ritmo antico e armonioso. Le risaie si stendevano come tappeti di giada, e il mare, nelle giornate di calma, si fondeva con il cielo in un orizzonte liquido, dipinto di sfumature turchesi e argentate. Il vero tesoro di Lán Hǎi, però, non era qualcosa che si poteva vedere ogni giorno. Esisteva una leggenda, tramandata di generazione in generazione, che parlava di una creatura mistica capace di emergere dalle profondità marine solo una volta all'anno, nella notte della marea boreale. Il Drago d'Argento, signore delle acque e guardiano dei sogni, appariva per danzare tra le onde illuminate dalla luna, in un intreccio di riflessi e magia.


La marea boreale era un fenomeno straordinario, unico al mondo. Solo una volta all'anno, il mare sembrava trattenere il respiro, le onde si ritiravano silenziose, lasciando la riva immersa in un'attesa misteriosa. Poi, all’improvviso, l’acqua tornava con una forza travolgente, formando spirali e giochi di luce che sembravano dipinti da una mano divina. Gli abitanti del villaggio si radunavano sulla spiaggia, trattenendo il fiato mentre il mare si trasformava in uno specchio vivente. Alcuni giuravano di aver visto tra le onde una sagoma maestosa, il profilo sinuoso del Drago d’Argento, una creatura fatta di acqua e luce, con scaglie che scintillavano come stelle riflesse nell’oceano. La sua danza era ipnotica, un intreccio armonioso con il respiro del mare.


Tra i bambini del villaggio, ce n’era uno particolarmente curioso e attento. Yong aveva dieci anni e occhi brillanti come la rugiada del mattino. Mentre gli altri correvano e giocavano tra i campi, lui amava sedersi vicino alla nonna e ascoltare le sue storie. Il mare lo affascinava più di qualsiasi altra cosa: ogni onda gli sembrava portare un segreto, ogni conchiglia un frammento di un racconto dimenticato. Una sera, mentre la luna iniziava a specchiarsi nell'acqua, si voltò verso l’anziana donna con un’espressione piena di domande.


"Nonna," chiese con voce incantata, "perché esiste il Drago d'Argento? È reale o solo una storia?"


La nonna sorrise, avvolgendosi meglio nello scialle, mentre il vento serale accarezzava le risaie. "Oh, Yong, il Drago d'Argento è reale tanto quanto i sogni. Si dice che sia nato quando il primo uomo osservò il mare con occhi pieni di meraviglia. Esiste per ricordarci che ogni cosa in natura è unica e preziosa. Ma solo chi ha il cuore puro può vederlo davvero."


Quella notte, Yong decise di scoprire la verità con i propri occhi. Mentre gli abitanti del villaggio si radunavano sulla spiaggia per ammirare la marea boreale, lui si allontanò in silenzio, lasciandosi guidare dalla luce argentea che danzava sull’acqua. Le onde sembravano sussurrargli antiche parole, il vento accarezzava la riva con dita invisibili. Poi, d’un tratto, accadde. Dalle profondità dell’oceano emerse una figura immensa, un corpo sinuoso fatto di pura luce e acqua in movimento. Le sue scaglie riflettevano ogni raggio lunare, mentre i suoi occhi, due stelle pulsanti, si posarono su di lui con una saggezza senza tempo.


"Piccolo umano, cosa cerchi?" domandò il Drago, la sua voce profonda come il mare, ma dolce come una melodia.


Il cuore di Yong batteva forte, ma la sua voce non tremò. "Voglio sapere perché esisti. Perché torni ogni anno?"


Il Drago sorrise, e il mare sembrò seguire il movimento del suo corpo con un'onda morbida e luminosa. "Io esisto perché ogni cosa in questo mondo ha una sua unicità. La danza delle maree, il soffio del vento tra gli alberi, il battito del tuo cuore: tutto è irripetibile. Sono qui per ricordare agli uomini di proteggere ciò che è raro e prezioso. Anche tu, Yong, sei unico. Non smettere mai di cercare la bellezza nel mondo."


Quando il Drago si dissolse nelle onde, Yong rimase fermo sulla spiaggia, con il cuore colmo di emozione. Il mare sembrava diverso ora, più vivo, più pulsante di significato. Tornò al villaggio e raccontò ciò che aveva vissuto. Gli anziani lo ascoltarono con attenzione, e le sue parole divennero fonte d'ispirazione per tutti. Da quel giorno, ogni notte della marea boreale, la gente di Lán Hǎi celebrava non solo il Drago, ma anche l’unicità di ogni persona, ricordando che ognuno di loro portava dentro di sé una luce speciale.


Il Drago d’Argento non appariva mai nello stesso modo. A volte era solo un riflesso nell’acqua, altre volte una grande figura danzante tra le onde. Ma ogni volta che tornava, portava con sé lo stesso messaggio: ognuno è unico, come un fenomeno straordinario della natura. Riconosci e proteggi ciò che ti rende speciale, perché il mondo ha bisogno della tua luce.


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