Il bicchiere magico di Timo

Il bicchiere magico di Timo

Timo era un piccolo scoiattolo rosso, curioso e pieno di domande. Amava esplorare il bosco e scoprire come funzionavano le cose.

Un giorno, mentre passeggiava vicino al ruscello, trovò un bicchiere di vetro abbandonato tra le foglie. "Che peccato!" pensò Timo. "Qualcuno l'ha lasciato qui invece di riportarlo a casa." Decise di portarlo nella sua tana per trovargli un uso speciale.

Quella sera, Timo si mise a giocare vicino al fuoco con il bicchiere in mano. "Chissà cosa succede se lo avvicino alla fiamma!" si chiese. Così lo sollevò e lo avvicinò al calore del falò. In pochi secondi, il bicchiere divenne bollente, e Timo dovette subito ritrarlo per non scottarsi.

Curioso come sempre, il giorno dopo Timo decise di provare un altro esperimento. Riempì il bicchiere con acqua fresca del ruscello e lo mise di nuovo vicino al fuoco. Ma questa volta successe qualcosa di strano: il bicchiere non si scaldava così velocemente!

Timo rimase a fissarlo, stupito. "Perché il bicchiere vuoto si è scaldato subito, mentre quello con l'acqua no?"

Proprio in quel momento, saltò giù da un ramo Sefir la martora, con il suo manto lucido e gli occhi vivaci. "Vedo che hai scoperto un segreto dell’acqua, piccolo Timo!" disse con un sorriso. "L'acqua ha un’abilità speciale: assorbe il calore molto lentamente. Questo perché ha un alto calore specifico, cioè ha bisogno di molta energia per scaldarsi!"

Timo spalancò gli occhi. "Quindi finché l’acqua è fresca, impedisce al bicchiere di scaldarsi troppo in fretta?"

"Esattamente!" confermò Sefir. "È lo stesso motivo per cui i laghi restano freschi anche quando il sole è caldo, e per cui la pioggia rinfresca l'aria in estate."

Timo era felicissimo per la sua nuova scoperta. Da quel giorno, non solo si divertì a raccontare il suo esperimento agli amici, ma si impegnò anche a non lasciare più bicchieri nel bosco, per proteggere la natura.

E così, grazie alla sua curiosità, Timo aveva imparato un piccolo grande segreto dell’acqua!