Luca era un bambino pieno di energia. Non riusciva mai a stare fermo, nemmeno un minuto! Aveva sempre la testa piena di mille pensieri che saltavano da una cosa all’altra come palline impazzite. Gli piaceva esplorare e scoprire cose nuove, ma a volte faceva fatica a concentrarsi su una cosa alla volta.
Un giorno, mentre cercava una macchinina sotto il letto, Luca trovò qualcosa di strano: un baule vecchio e polveroso. Non lo aveva mai visto prima e, incuriosito, lo aprì.
Dentro c’erano tutti i suoi vecchi giochi! C’era il suo trenino preferito, quello rosso che faceva finta di portare in giro i suoi pupazzi. E poi la coperta verde che usava per costruire le tende e nascondersi. E ancora, una scatola di matite colorate ormai corte, che aveva usato per disegnare mille mondi fantastici.
Luca prese il trenino e si ricordò di quando era più piccolo. Allora, bastava un binario di legno per inventare un intero viaggio. Sentì una strana sensazione nel petto, come un caldo abbraccio, ma anche un piccolo pizzicore di tristezza. Non riusciva a capire perché, ma si accorse che gli mancavano quei momenti passati a giocare con quel trenino.
“Che strano,” pensò Luca. “Perché sento come se volessi tornare indietro?”
Proprio in quel momento arrivò mamma. Vide Luca con il trenino in mano e sorrise.
“Quello è il tuo vecchio amico, vero?” disse mamma. Luca annuì.
“Mamma, mi manca quando giocavo con lui. Era tutto così...bello!” rispose Luca, un po’ confuso.
La mamma si sedette accanto a lui e lo abbracciò. “Quello che provi si chiama nostalgia, Luca. È quando ricordiamo qualcosa di speciale che ci ha reso felici, e ci manca un po’. Ma è anche bello ricordare, perché quei momenti sono stati importanti e fanno parte di chi sei.”
Luca guardò la mamma, pensieroso. “Quindi va bene se mi sento così?”
“Certo!” rispose la mamma. “Anzi, la nostalgia ci aiuta a ricordare i momenti belli e a tenerli nel cuore, anche se ora siamo cresciuti.”
Luca sorrise e rimise il trenino nel baule, accarezzandolo con dolcezza. Poi prese una delle sue matite e un foglio. “Sai, mamma, forse posso disegnare un nuovo viaggio per il mio trenino… uno che non abbiamo mai fatto!”
La mamma lo guardò orgogliosa. “Mi sembra un’ottima idea, Luca. I ricordi ci aiutano a sognare nuove avventure!”
E così, Luca cominciò a disegnare mondi colorati e fantastici, pieno di energia e di voglia di scoprire. Perché, anche se il passato gli mancava un po’, sapeva che il futuro poteva essere pieno di nuove storie da raccontare.
E Luca imparò che i ricordi e la nostalgia non sono solo cose del passato, ma possono diventare il seme di nuove avventure, anche più belle di quelle già vissute.
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