I dispetti di Pavì
- MammaFantasia
- 17 apr
- Tempo di lettura: 2 min

Nel cuore di una radura piena di vita e colori, viveva Pavì, un pavone bellissimo e… un po’ furbetto. Aveva una coda che sembrava dipinta da un arcobaleno: piume blu, verdi e dorate, perfette in ogni dettaglio. Ma Pavì aveva un problema: si annoiava in fretta.
Ogni mattina, gli animali del bosco si divertivano insieme. I conigli giocavano a rincorrersi, gli scoiattoli costruivano torri di ghiande, le rane cantavano in coro sul bordo dello stagno.
Pavì? Se ne stava in disparte, con la coda chiusa e il becco imbronciato.
“Nessuno mi guarda… che noia!” borbottava.
E così, per farsi notare, iniziava con piccoli dispetti.
Faceva volare via le ghiande degli scoiattoli con un colpetto di piuma.
Lanciava piccole gocce d’acqua alle rane per farle stonare.
Si infilava nel mezzo delle corse dei conigli, facendo inciampare tutti.
“Pavì! Ma che combini?” protestavano gli amici.
Allora lui, con aria innocente, apriva la sua coda con un SWISH! teatrale.
Tutti si giravano. “Ooooh… ma che meraviglia!” esclamavano, dimenticando il dispetto.
Pavì rideva tra sé: “Funziona sempre!”
Ma un giorno nel bosco successe qualcosa di speciale: i ricci stavano organizzando una festa a sorpresa per l’orsetto Leo. Tutti avevano un compito. Anche le formiche erano impegnatissime, trasportando minuscoli pezzetti di torta.
Pavì si avvicinò, già annoiato.
“Nessuno mi guarda nemmeno oggi…” mormorò.
Così prese una piuma dalla sua coda e la infilò nella torta per rovinarla un po’. Poi nascose le lanterne dei gufi e fece uno sgambetto al cerbiatto che portava i palloncini.
Ma nessuno rise. Anzi, gli animali si arrabbiarono davvero.
“Adesso basta, Pavì!” sbottò lo scoiattolo Rudy. “Siamo stufi dei tuoi scherzi. Questa festa non è per te. È per Leo!”
Pavì ci rimase male. Per la prima volta, nessuno si voltò a guardarlo, nemmeno con la ruota aperta.
Si nascose dietro un cespuglio. Aveva combinato un pasticcio… e dentro sentiva qualcosa che non conosceva bene: dispiacere.
Dopo un po’ tornò, con passo lento. “Posso… aiutare a sistemare?” chiese con voce bassa.
Rudy lo fissò. “Solo se la smetti con i dispetti.”
Pavì annuì. “Promesso.”
Così si mise al lavoro. Usò le sue piume per decorare l’ingresso, aiutò le formiche con il trasporto, gonfiò palloncini con beccate leggere.
Quando Leo arrivò, vide un arco coloratissimo fatto con le piume più belle del bosco. “Che meraviglia! Chi l’ha fatto?”
“Pavì!” risposero tutti in coro.
E stavolta, Pavì aprì la sua ruota non per attirare attenzione, ma per condividere la sua bellezza con gli altri. E scoprì che essere parte di qualcosa… è molto meglio che essere sempre al centro.
Morale della storia:
A volte cerchiamo l’attenzione in modo sbagliato, facendo dispetti o cercando di brillare da soli. Ma la vera gioia nasce quando usiamo ciò che ci rende speciali per fare del bene agli altri e sentirci parte di un gruppo.
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