Gli occhi di Gedeone

Gli occhi di Gedeone

Nel cuore della Foresta Arcobaleno viveva una piccola aquila di nome Gedeone. Era un'aquila speciale: i suoi occhi erano di due colori diversi, uno azzurro come il cielo e l'altro dorato come il sole. Ma invece di essere fiero della sua particolarità, Gedeone si sentiva diverso, troppo diverso.

Ogni notte, mentre le altre aquile della foresta volavano insieme in perfetta armonia, lui restava indietro, temendo di essere giudicato. "Perché i tuoi occhi sono così strani?" gli chiedevano spesso, e le loro parole lo facevano sentire a disagio. La pressione di non essere come tutti gli altri lo rendeva triste e insicuro.

Un giorno, mentre si aggirava vicino al ruscello, Gedeone incontrò un vecchio avvoltoio di nome Beniamino. "Perché sembri così preoccupato, piccola aquila?" chiese con voce gentile.

Gedeone abbassò lo sguardo. "Mi sento diverso. Non riesco a essere come gli altri."

Beniamino sorrise e indicò il riflesso nell'acqua. "Guarda attentamente, Gedeone. Vedi la bellezza della diversità? La foresta è piena di colori, forme e suoni diversi, e proprio questa varietà la rende speciale."

Quelle parole fecero nascere un pensiero nuovo nel cuore di Gedeone. Forse, invece di cercare di essere uguale agli altri, poteva mostrare loro che essere diversi non era qualcosa di sbagliato.

Quella sera, invece di restare in disparte, decise di volare con le altre aquile. Quando arrivò, gli altri lo guardarono sorpresi. "Gedeone, i tuoi occhi brillano nella notte come stelle!" disse un'aquila giovane.

"Davvero?" chiese lui, incredulo.

"Sì! Quando voliamo insieme, i tuoi occhi ci aiutano a vedere meglio nel buio. Sei speciale!" aggiunse un'altra.

Gedeone sorrise per la prima volta da tanto tempo. Capì che la sua diversità non lo rendeva meno importante, ma anzi, lo rendeva unico e prezioso. Da quel giorno, volò sempre con i suoi amici, insegnando loro che l’amore e la solidarietà possono illuminare anche le notti più buie.