Giove, Saturno e la piccola Terra
- MammaFantasia
- 19 apr
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Nel cuore del Sistema Solare, dove il Sole splende come un faro dorato, viveva una famiglia molto speciale. Non era fatta di persone, ma di pianeti: enormi, colorati e ciascuno con la sua personalità.
Tra loro c’era Terra, la più giovane e vivace. Era piccolina rispetto ai suoi fratelli, ma dentro di sé custodiva un tesoro unico: i fiori che sbocciavano, gli oceani che cantavano, gli uccelli che volavano e i bambini che ridevano.
Terra amava danzare intorno al Sole, lasciandosi accarezzare dai suoi raggi caldi. Ogni giorno trovava qualcosa di nuovo da ammirare: un arcobaleno, una balena che saltava fuori dall’acqua, un vulcano che borbottava come una pentola di minestra.
Ma anche se sembrava un gioco, là fuori, nello spazio scuro e silenzioso, non era sempre tutto tranquillo. Ogni tanto, da zone lontane, arrivavano gli asteroidi: rocce antiche e testarde che correvano senza guardare dove andavano. Alcuni erano piccoli, altri grandi come montagne. E tutti sembravano attratti proprio da lei.
Giove, il fratello maggiore, era un gigante gentile. Con la sua massa enorme e il suo occhio rosso – una tempesta che non dormiva mai – vigilava sul Sistema Solare. Ogni volta che un asteroide si avvicinava, Giove tendeva il suo campo gravitazionale come un braccio robusto e lo afferrava:
“Non oggi,” diceva con voce profonda. “La mia sorellina deve continuare a crescere.”
Accanto a lui c’era Saturno, elegante e silenzioso, con i suoi anelli luminosi che giravano come una danza eterna. Saturno era riflessivo e attento, osservava tutto e calcolava ogni traiettoria.
“Aspetta, questo sta scivolando via da Giove… ci penso io.”
E con un movimento preciso, il suo campo gravitazionale deviava l’asteroide lontano, come se spostasse una briciola da una tavola apparecchiata.
Terra guardava i suoi fratelli con ammirazione. “Ma perché fate tutto questo per me?” chiese un giorno, mentre una cometa sfrecciava lontano, evitandola per un soffio.
Giove si avvicinò, la sua voce vibrava come un tamburo profondo: “Perché tu sei viva, sorellina. In te ci sono le risate, i sogni, le canzoni e le storie. Noi siamo qui per custodirti.”
Saturno sorrise, e i suoi anelli brillarono come coriandoli di luce: “Anche i più piccoli possono fare cose grandissime, ma solo se si sentono al sicuro. E noi vogliamo che tu possa brillare, senza paura.”
Da quel giorno, ogni volta che un bimbo guarda il cielo e vede una stella cadente, Terra sussurra:
“Grazie, fratelli. Io sono Terra. Sono casa. E non sono mai sola.”
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