Elif e le bucce magiche
- MammaFantasia
- 5 mag
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C’era una volta, in una città soleggiata vicino al mare, una ragazza curiosa di nome Elif. Aveva sedici anni, lunghi capelli neri e una passione grandissima per la scienza. Elif non era come gli altri ragazzi della sua età: invece di giocare con il cellulare, amava osservare il mondo e farsi domande strane, come:
“Perché buttiamo via le bucce di banana? Non potrebbero servire a qualcosa?”
Ogni giorno, Elif passava davanti al mercato del quartiere, dove vedeva montagne di bucce gialle abbandonate. Alcune erano ancora profumate! E proprio da quelle bucce nacque la sua idea più geniale.
“Elif, cosa stai combinando in cucina?” chiedeva la mamma, trovandola con pentolini, provette e... banane ovunque!
“Sto cercando di creare una plastica che non inquini,” rispondeva lei con un sorriso birichino.
Per due anni, Elif provò, sbagliò, riprovò e migliorò. Ogni tanto la cucina sembrava un laboratorio pazzo, ma alla fine... riuscì a trasformare le bucce di banana in una plastica speciale: resistente, pieghevole e amica dell’ambiente!
Era la bioplastica di Elif, fatta solo con le bucce che gli altri buttavano via.
La notizia volò lontano, fino in altri paesi, e presto Elif ricevette premi, applausi e tante domande da scienziati veri.
Ma lei diceva sempre:
"Chiunque può avere un'idea brillante. Basta guardare il mondo con occhi nuovi e non aver paura di provare."
E da quel giorno, in tante scuole e città, i bambini iniziarono a guardare le bucce di banana con più attenzione… perché anche ciò che sembra inutile può nascondere una magia scientifica.
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